Intervista a Kasparov su Carlsen

10 Gen

Kasparov è stato intervistato da Stefan Loeffler per il “Frankfurter Allgemeine Zeitung“, quotidiano tedesco. La presente traduzione segue un percorso un po’ travagliato, dato che è il risultato della traduzione dell’originale tedesco in russo (da parte di inosmi.ru), di questa versione in inglese (ad opera di chessintranslation.com) e da qui in italiano da parte appunto di ‘Scacchi Internazionali‘. Poi è uscito anche l’originale in tedesco qui che mi è servito per qualche ulteriore controllo.

E’ una sorta di ‘prova generale’, visto che da tempo ho un accordo con ‘mishamp‘ di ‘Chess in Translation‘ per la traduzione delle sue traduzioni. Vedremo che si potrà fare.

Ecco l’intervista.

FAZ. Il 23 dicembre Magnus Carlsen ha dichiarato che non avrebbe preso parte al Ciclo Mondiale.

GK Non è buona cosa, è una decisione sbagliata. Alla sua età e con le sue capacità dovrebbe combattere. Alla scacchiera.

FAZ. Comprendi le sue motivazioni?

GK Egli è nel giusto quando critica il sistema, dichiarandolo inadeguato. La FIDE ha organizzato l’intero ciclo mondiale caoticamente. Non condivido neppure il fatto che i matches siano previsti senza alcun break tra quarti, semifinali e finale. Magnus avrebbe comunque potuto essere il favorito, benché i fattori fisici e psicologici giochino un ruolo importante, così come l’elemento fortuna. Credo che il suo giudizio critico sul ‘format’ sia solamente un pretesto.

FAZ. E allora quali sono le sue vere ragioni?

GK Non sembra gradire una sfida così impegnativa.

FAZ. Alcuni addetti ai lavori hanno ipotizzato che tu l’abbia consigliato di ritirarsi dal Ciclo Mondiale.

GK No, non avrei approvato una tale decisione. E poi la nostra collaborazione è terminata la scorsa primavera.

FAZ. Sei pentito di aver impegnato un anno allenandolo?

GK Per niente. Le partite di allenamento, le analisi con un talento simile mi hanno dato grande piacere. Egli ha la capacità di valutare correttamente qualsiasi posizione. Solo Karpov poteva vantarsi di questo prima di lui. Ho aiutato Magnus in quei campi in cui è ancora carente: nella preparazione in apertura, in un approccio più sistematico al lavoro e nell’impostazione di un gioco più aggressivo.

FAZ. Che cosa hai pensato quando hai avuto notizia del rifiuto di Carlsen di prendere parte al Ciclo Mondiale?

GK Non sono rimasto sorpreso. Già durante il nostro ‘camp’ di allenamento a Marrakech un anno fa gli parlai della sua insufficiente esperienza nei matches, ma lui non volle affrontare l’argomento. Non ha ancora giocato un match da favorito. Gli avevo consiliato di tenere un match d’allenamento contro un giocatore di levatura mondiale non ammesso tra i Candidati.

FAZ. Quando hai raggiunto la vetta della classifica Elo hai perso in media una partita all’anno. Considerando solo gli ultimi tre mesi, Carlsen ha perso sette partite. Come lo spieghi?

GK Perché non sta facendo l’intenso lavoro che dovrebbe fare. Per me è l’unica spiegazione. Lavorare significa in questo caso essere completamente focalizzati sugli scacchi, mantenendo lucidità. Il modo in cui ha perso con Anand a Londra è stato orrendo. Avrebbe dovuto perdere anche con Kramnik. Nonostante questo, ha vinto il torneo, il che la dice lunga sul giocatore. Alla scacchiera è fenomenale. Se lavorasse abbastanza intensamente, dominerebbe.

 

Magnus e Garry al "London Classic" 2010

FAZ. Prevedi di seguire ancora Carlsen?

GK No, deve prendersi le sue responsabilità. E’ già abbastanza grande.

FAZ. E’ il tempo per lui di ribellarsi?

GK Egli deve pensare al proprio futuro. Anche se sembra che tutto gli risulti facile, i suoi rivali non stanno certo dormendo. Un anno fa era dominante sulla scena scacchistica, ora non lo è più. Se continuasse a impegnarsi intensamente, potrebbe battere il mio record di 2851 punti Elo. Questo porterebbe una grande notorietà sia agli scacchi che a Carlsen stesso.

FAZ. Una volta hai detto che Magnus avrebbe segnato in maniera significativa il gioco degli scacchi. Non hai più questa aspettativa?

GK Un giocatore del suo talento, con la sua appettibilità per i media, il fatto di essere diventato il primo scacchista occidentale “numero uno” dopo Bobby Fischer: tutto questo è estremamente importante per gli scacchi. Ma è importante la costanza nei risultati. Ora Magnus non è più così dominante e questo non è sufficiente per fargli raggiungere i titoli di testa nei giornali e per interessare gente che altrimenti non si curerebbe affatto degli scacchi. Ora Magnus ha vent’anni. Alla sua età si deve lottare. Egli ha un eccezionale talento e per certi versi egli ha il dovere di dedicare il suo talento agli scacchi.

Liv, Magnus e Garry

FAZ. Quando tu avevi l’età di Magnus, non vincevi solo sulla scacchiera ma, nella lotta per il titolo mondiale, dovevi combattere contro la Federazione Scacchistica Sovietica. Come ha influenzato quel periodo, dai 19 ai 22 anni, sulla tua vita attuale?

GK Lo si può vedere per il fatto che sono ancora qui. Gli ostacoli e le sfide fortificano il carattere. Se li eviti prima o poi ti puniranno.

FAZ. Ma è giusto chiedere a un ventenne di sacrificare tutto per gli scacchi?

GK E’ possibile chiedere sacrifici solo in vista di qualcosa di tangibile. Ma questi sacrifici posso apportare enormi benefici economici a Magnus.

L’intervista si conclude con alcuni riferimenti alle situazioni della Federazione Russa, della FIDE e della Russia in generale, per i quali rimandiamo all’originale.

2 Risposte to “Intervista a Kasparov su Carlsen”

  1. Giovanni Ornaghi 11 gennaio 2011 a 15:36 #

    Ma sai che non sapevo avessi anche tu un blog scacchistico? Ho visto il link prima su it.hobby.scacchi …

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  1. Intervista a Morozevich « Scacchi Internazionali - 30 giugno 2011

    […] di ‘Chess in Translation‘. Come a volte succede (vedi la traduzione dell’intervista a Kasparov di qualche mese fa) anche Scacchi Internazionali dà il proprio contributo, proponendo la versione […]

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